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Ferrandina

L’attuale nome del paese si deve a Federico d’Aragona che, nel 1494, la battezzò così in onore di suo padre, re Ferrante (o Ferrantino).

Il centro storico di Ferrandina è di per sé un’opera d’arte, per le sue casette bianche dalle facciate strette, poste l’una sull’altra, ma le chiese di Ferrandina sono veri e propri scrigni di preziose opere d’arte.

Tra i principali luoghi di culto abbiamo: la Chiesa madre di Santa Maria della Croce, risalente al XV secolo ma poi rimaneggiata negli anni successivi, che conserva, oltre ad alcune sculture cinquecentesche di Altobello Persio, una stauroteca in oro, recante il bollo più antico dell’arte orafa di Napoli e risalente al XV secolo; la Chiesa ed il Convento di San Domenico, risalenti al XVII secolo, con dipinti di scuola napoletana ed un’interessante cupola maiolicata.

 

Di notevole pregio artistico ed architettonico sono anche la Chiesa del Purgatorio, il Monastero e la Chiesa di Santa Chiara, che custodiscono opere del Solimena e del Ferro, e la Chiesa della Madonna dei Mali, cappella rurale interamente affrescata.

Patrono di Ferrandina è San Rocco, la cui festa ricorre il 16 agosto.

Ferrandina fa parte della Vicaria pastorale Collina.

Le chiese parrocchiali presenti sono quattro: oltre alla chiesa madre, intitolata a Santa Maria della Croce, S. Giovanni Battista, Madonna del Carmine e Sacro Cuore.