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In preparazione al XXVII Congresso eucaristico

“Torniamo al gusto del Pane”

PREGHIERA 

Con questa preghiera invochiamo lo Spirito Santo perché operi in noi affinché possiamo essere una comunità e un popolo di grazia. 

Siamo qui dinanzi a te, Spirito Santo: siamo tutti riuniti nel tuo nome.

Vieni a noi, assistici, scendi nei nostri cuori. 

Insegnaci tu ciò che dobbiamo fare, mostraci tu il cammino da seguire tutti insieme. 

Non permettere che da noi peccatori sia lesa la giustizia, non ci faccia sviare l’ignoranza, non ci renda parziali l’umana simpatia, perché siamo una sola cosa in te e in nulla ci discostiamo dalla verità.

Lo chiediamo a Te, che agisci in tutti i tempi e in tutti i luoghi, in comunione con il Padre e con il Figlio, per tutti i secoli dei secoli. Amen

Giovanni Paolo II nell’Udienza generale del Mercoledì del 23.6.1993

“Statio orbis”: così si è soliti designare la Celebrazione nella quale ogni Congresso Eucaristico Internazionale trova il suo momento culminante e conclusivo. […]. L’Eucaristia costituisce “la fonte e l’apice (“fons et culmen”) di tutta la vita cristiana”, come ci insegna il Concilio Vaticano II (LG II). I Congressi Eucaristici esprimono questa verità in maniera particolarmente solenne. Ma l’Eucaristia è sempre la stessa, indipendentemente dalle circostanze in cui viene celebrata. Essa è anche sempre una “statio orbis”, perché nel sacrificio di Cristo offriamo a Dio – alla Santissima Trinità – l’intero creato e in particolare tutto il “mondo” degli uomini. Esprimeva questo in modo sconvolgente l’Eucaristia celebrata nelle antiche catacombe romane, oppure, nel nostro secolo, quella celebrata nei campi di concentramento, di nascosto, a causa della crudeltà di disumani sistemi di schiavitù.  

  1. Il tema esprime una CAUSALITA’ RECIPROCA

Benedetto XVI nella Sacramentum Caritatis (SC) al n. 76 ricorda: Veramente chi mangia di Cristo vive per Lui. In relazione al Mistero eucaristico si comprende il senso profondo della communio sanctorum. La comunione ha sempre ed inseparabilmente una connotazione verticale ed una orizzontale: comunione con Dio e comunione con i fratelli e le sorelle. Le due dimensioni si incontrano misteriosamente nel dono eucaristico. « Dove si distrugge la comunione con Dio, che è comunione col Padre, col Figlio e con lo Spirito Santo, si distrugge anche la radice e la sorgente della comunione fra di noi. E dove non viene vissuta la comunione fra di noi, anche la comunione col Dio Trinitario non è viva e vera » (Udienza di Benedetto XVI, 29.3.2006).

  • L’eucarestia, fonte della comunione
  • Viviamo la comunione eucaristica per vivere meglio la comunione tra di noi? C’è sempre più bisogno di passare dalla COMUNIONE PER ME, alla COMUNIONE ATTRAVERSO ME.
  • La comunione è responsabilità: FARE LA COMUNIONE PER ESSERE COMUNIONE. SC 77: La spiritualità eucaristica non è soltanto partecipazione alla Messa e devozione al Santissimo Sacramento. Essa abbraccia la vita intera».
  • “Appartenere al Signore” per una coerenza eucaristica: SC 83. È importante rilevare ciò che i Padri sinodali hanno qualificato come coerenza eucaristica, a cui la nostra esistenza è oggettivamente chiamata. Il culto gradito a Dio, infatti, non è mai atto meramente privato, senza conseguenze sulle nostre relazioni sociali: esso richiede la pubblica testimonianza della propria fede.
  • La comunione non è uniformità, ma accoglienza grata delle distinzioni.
  • L’eucarestia culmine della comunione
  • Avere coscienza del gusto del pane per tornarlo sempre a gustare

Il congresso eucaristico rilancio ed epifania della nostra spiritualità di comunione.