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Novena dell’Immacolata 20226 dicembre – Maria, sapiente tessitrice di relazioni, ministra dell’ospitalità

Dal Libro degli Atti degli Apostoli (At 16, 11-15)

11Salpati da Tròade, facemmo vela direttamente verso Samotràcia e, il giorno dopo, verso Neàpoli  12e di qui a Filippi, colonia romana e città del primo distretto della Macedonia. Restammo in questa città alcuni giorni. 13Il sabato uscimmo fuori della porta lungo il fiume, dove ritenevamo che si facesse la preghiera e, dopo aver preso posto, rivolgevamo la parola alle donne là riunite.  14Ad ascoltare c’era anche una donna di nome Lidia, commerciante di porpora, della città di Tiàtira, una credente in Dio, e il Signore le aprì il cuore per aderire alle parole di Paolo. 15Dopo essere stata battezzata insieme alla sua famiglia, ci invitò dicendo: “Se mi avete giudicata fedele al Signore, venite e rimanete nella mia casa”. E ci costrinse ad accettare.

L’evangelista Luca descrive la missione dell’Apostolo Paolo che si attua in obbedienza alla voce dello Spirito di Gesù il quale indica l’itinerario da seguire. I progetti di Paolo sono osteggiati per fargli comprendere quale sia la via giusta da intraprendere. È Dio il soggetto primo dell’evangelizzazione che istruisce l’evangelizzatore e prepara l’evangelizzato. L’apostolo valica i confini dell’Asia minore per approdare in Europa perché, mediante una visione, Paolo ha compreso che il Signore lo chiamava ad annunciare il Vangelo anche lì. La prima città ad essere toccata fu Filippi che era una colonia dei Romani. Il racconto ha delle affinità con quello dell’incontro tra Pietro e il centurione romano Cornelio, primo tra i pagani ad essere battezzato. Cornelio e Lidia hanno in comune il fatto che il Signore li prepara ad accogliere il Vangelo e ad aderirvi facendosi battezzare insieme alla propria famiglia. Luca sottolinea il fatto che le parole di Paolo non accesero la fede nel cuore di Lidia, la quale era già credente in Dio, ma la convinsero ad aderire alla proposta di vita cristiana facendosi battezzare. Dio aveva trovato in Lidia l’umiltà di chi non si accontenta di soddisfare i propri bisogni ma sente il desiderio di pregare coltivando la spiritualità dell’incontro con l’altro da sé. Lei che era esperta nel commercio si è lasciata convincere della bontà del Vangelo al punto di assumerlo come stile di vita. Il vangelo non stravolge la persona ma ne esalta le caratteristiche più belle quali, nel caso di Lidia lo spirito d’iniziativa e il carattere imprenditoriale. Lo Spirito indirizza le competenze e le capacità nella direzione della fraternità. Lidia, da sapiente commerciante di porpora, diventa intraprendente tessitrice di relazioni e sa usare le parole giuste per convincere Paolo a fare ciò di solito rifiutava da altri. L’apostolo riconosce in Lidia la provvidenza di Dio come la commerciante di porpora di Filippi aveva riconosciuto nelle parole di Paolo la voce di Dio che la invitava all’incontro con Lui.

Maria, Madre nostra, donna di preghiera e di carità, sapiente tessitrice di relazioni con Dio e con gli uomini, accompagnaci nelle strade del mondo dove lo Spirito ci guida per portare a tutti gli uomini, soprattutto ai lontani, la gioia del Vangelo. Sostienici nelle difficoltà e insegnaci a sintonizzare la nostra volontà su quella di Dio. Implora con noi il dono dello Spirito affinché, docili alla sua voce, possiamo essere creativi e intraprendenti nell’esercizio del ministero a servizio del Vangelo. Tu, che alle nozze di Cana sei stata attenta ai bisogni dei tuoi figli rendi partecipi anche noi della tua sollecitudine di madre. Tu, che hai aperto le braccia insieme a Gesù per accogliere i figli che il Cristo ti ha affidato dalla croce, aiutaci a praticare l’arte dell’ospitalità perché impariamo ad aprire la porta del cuore e delle nostre case per accoglierci gli uni gli altri con amore fraterno.