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VEGLIA MISSIONARIA “CUORI ARDENTI, PIEDI IN CAMMINO”

27 OTTOBRE 2023 – PARROCCHIA “SAN GIACOMO”

Introduzione

LETTORE: Quando tutto sembra perduto, quando l’odio, la morte e il peccato sembrano avere avuto la meglio, Gesù Cristo appare ai discepoli di Emmaus e riaccende i loro cuori, riapre i loro occhi e orienta i loro passi verso nuovi cammini. Anche noi, come quei discepoli, spesso ci lasciamo spegnere dalle circostanze della vita e dai fatti di cronaca dove abbondano violenza e guerra. Ma ecco che, in questo nostro presente in cui il giorno sembra volgere al declino e le tenebre prendere il sopravvento, il Signore continua a manifestarsi.

“Cuori ardenti, piedi in cammino” non è solo il titolo di questa veglia ma è ciò che caratterizza ogni discepolo che ha fatto esperienza di incontro con il Risorto e che, a partire da questo incontro, spezza il pane della propria vita nelle circostanze in cui il Signore lo invia.

Questa sera, desideriamo pregare per ognuno di noi e per tutti i missionari ad gentes che annunciano la Buona Notizia nelle periferie esistenziali di ogni parte del mondo; ma, in comunione con la Chiesa, vogliamo pregare anche per la pace in Terra Santa. Possa il Signore camminare al fianco di questi popoli desolati e dirigere i loro passi verso sentieri di fraternità.

Ci predisponiamo a vivere questo momento di preghiera cantando il canto iniziale.

Canto: NOI VENIAMO A TE

Saluto del celebrante

Celebrante. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Tutti. Amen!

1° MOMENTO: VOLTO TRISTE

Dal Vangelo secondo Marco (24, 13-18)

Ed ecco in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome Emmaus, e conversavano di tutto quello che era accaduto. Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo. Ed egli disse loro: «Che sono questi discorsi che state facendo fra voi durante il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli disse: «Tu solo sei così forestiero in Gerusalemme da non sapere ciò che vi è accaduto in questi giorni?».

LETTORE: Dall’enciclica “Fratelli tutti” di papa Francesco (n. 261)

Ogni guerra lascia il mondo peggiore di come lo ha trovato. La guerra è un fallimento della politica e dell’umanità, una resa vergognosa, una sconfitta di fronte alle forze del male. Non fermiamoci su discussioni teoriche, prendiamo contatto con le ferite, tocchiamo la carne di chi subisce i danni. Rivolgiamo lo sguardo a tanti civili massacrati come “danni collaterali”. Domandiamo alle vittime, guardiamo la realtà coi loro occhi e ascoltiamo i loro racconti col cuore aperto. Così potremo riconoscere l’abisso del male nel cuore della guerra e non ci turberà il fatto che ci trattino come ingenui perché abbiamo scelto la pace.

LETTORE: recitiamo questa preghiera a due cori. Il lettore leggerà la prima parte, l’assemblea la seconda:

A tutti – musulmani, ebrei e cristiani –

reca afflizione la morte delle vittime dell’odio e della violenza.

E tutti sono anche chiamati, nel tuo disegno,

a edificare un mondo nuovo e a essere strumenti

di dialogo e di pace.

Per questo ti chiediamo:

fa’ che le forze del perdono

vincano le forze dell’odio e della vendetta.

Fa’ che i cuori si aprano e si fermino le armi.

Fa’ che sorga una patria sicura per tutti.

Fa’ che tutti gli uomini di buona volontà,

di ogni religione, abbattano le montagne dei pregiudizi,

colmino le fosse dell’odio e spianino i cammini

che conducono a un futuro comune.

                                                                   Herman Shalueck

Gesto

LETTORE: mettiamo ai piedi dell’altare una LAMPADA accesa, simbolo di speranza e di attesa. Una luce flebile ma capace di rompere l’oscurità lasciando intravedere orizzonti nuovi.

Canto: DONA LA PACE

Invocazioni: il Signore desidera un’umanità fraterna e pacifica e soffre con noi quando questo non si realizza e il nostro volto è triste. Ci rivolgiamo a Lui dicendo: Guidaci con il tuo Spirito sulla via della giustizia

L. Asciuga le lacrime dei tuoi figli che piangono i loro cari

T. Guidaci con il tuo Spirito sulla via della giustizia

L. Illumina i cuori dei governanti delle nazioni

T. Guidaci con il tuo Spirito sulla via della giustizia

L. Sostieni l’opera paziente di tutti coloro che si mettono a servizio della pace

T. Guidaci con il tuo Spirito sulla via della giustizia

2° MOMENTO: CUORI ARDENTI

Dal Vangelo secondo Marco (24, 25-27.32)

Egli disse loro: «Sciocchi e tardi di cuore nel credere alla parola dei profeti! Non bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E cominciando da Mosè e da tutti i profeti spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.

Ed essi si dissero l’un l’altro: «Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?».

LETTORE: Dal messaggio di Papa Francesco per la Giornata missionaria mondiale 2023

Come all’inizio della vocazione dei discepoli, anche ora nel momento del loro smarrimento, il Signore prende l’iniziativa di avvicinarsi ai suoi e camminare al loro fianco. Nella sua grande misericordia, Egli non si stanca mai di stare con noi, malgrado i nostri difetti, i dubbi, le debolezze, nonostante la tristezza e il pessimismo ci inducano a diventare «stolti e lenti di cuore» (v. 25), gente di poca fede. Oggi come allora, il Signore risorto è vicino ai suoi discepoli missionari e cammina accanto a loro, specialmente quando si sentono smarriti, scoraggiati, impauriti di fronte al mistero dell’iniquità che li circonda e li vuole soffocare.

LETTORE: Preghiera

A tutti i cercatori del tuo volto

mostrati, Signore;

a tutti i pellegrini dell’assoluto,

vieni incontro, Signore;

con quanti si mettono in cammino

e non sanno dove andare

cammina, Signore;

affiancati e cammina con tutti i disperati

sulle strade di Emmaus,

e non offenderti se essi non sanno

che sei tu ad andare con loro,

tu che li rendi inquieti

ed incendi i loro cuori;

non sanno che ti portano dentro:

con loro fermati poiché si fa sera

e la notte è buia e lunga, Signore.

David M. Turoldo

Gesto

LETTORE: Mattiamo ai piedi dell’altare il VANGELO che è la Buona Notizia che siamo chiamati a condividere e a testimoniare a tutti coloro che incontriamo nel nostro cammino.

Canto: INCONTRARE TE

Invocazioni: il Signore non si stanca mai di noi, delle nostre debolezze; neanche quando, come i discepoli di Emmaus, non lo riconosciamo. Affinché possiamo sempre riconoscerlo e affidarci a lui, ripetiamo insieme: Accendi i nostri cuori, Signore

L. Quando viviamo periodi bui  

T. Accendi i nostri cuori, Signore

L. Quando cerchiamo il tuo volto

T. Accendi i nostri cuori, Signore

L. Quando ci sentiamo smarriti

T. Accendi i nostri cuori, Signore

3° MOMENTO: OCCHI APERTI

Dal Vangelo di Luca (24, 28-31)

Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi perché si fa sera e il giorno gia volge al declino». Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma lui sparì dalla loro vista. 

LETTORE: Dal messaggio di Papa Francesco per la Giornata missionaria mondiale 2023

Proprio nel momento in cui riconoscono Gesù in Colui-che-spezza-il-pane, «egli sparì dalla loro vista» (Lc 24,31). Questo fatto fa capire una realtà essenziale della nostra fede: Cristo che spezza il pane diventa ora il Pane spezzato, condiviso con i discepoli e quindi consumato da loro. È diventato invisibile, perché è entrato ora dentro i cuori dei discepoli per farli ardere ancora di più, spingendoli a riprendere il cammino senza indugio per comunicare a tutti l’esperienza unica dell’incontro con il Risorto! Così Cristo risorto è Colui-che-spezza-il-pane e al contempo è il Pane-spezzato-per-noi. E dunque ogni discepolo missionario è chiamato a diventare, come Gesù e in Lui, grazie all’azione dello Spirito Santo, colui-che-spezza-il-pane e colui-che-è-pane-spezzato per il mondo.

LETTORE: Dagli scritti di suor Maria Laura Mainetti

Voler seguire il Cristo fino ad avere una propensione al più difficile, al più disgustoso. Dobbiamo, come Lui, avere il coraggio di essere delle persone “mangiate” (saper trasformarsi in cibo e nutrimento per i fratelli). Il credente è colui che si sente amato senza misura da Qualcuno. Dobbiamo continuamente convertirci per trasformarci in cibo per i nostri fratelli, morire a noi stessi per essere per gli altri.

Riusciremo a essere nutrimento, cibo e pane per tutti i nostri fratelli nella misura in cui avremo cercato di lasciarci trasformare dalla dinamica dell’amore di Dio. Tutta la realtà e le persone sono Sacramento (segno) di questa presenza. È chiaro che è velata questa Sua Presenza. Bisogna scoprirla.

Gesto

LETTORE: Mettiamo ai piedi dell’altare il PANE, simbolo di Cristo che si fa pane per noi e che ci invita, al contempo, a farci nutrimento per gli altri.

Canto: FRUTTO DELLA NOSTRA TERRA

Invocazioni: Come i discepoli di Emmaus hanno riconosciuto Gesù nello spezzare il pane, chiediamo di aprire i nostri occhi nelle difficoltà quotidiane, ripetendo: Signore, apri i nostri occhi.

L. Di fronte alle famiglie che vivono in difficoltà  

T. Signore, apri i nostri occhi

L. Di fronte ai migranti che cercano rifugio

T. Signore, apri i nostri occhi

L.Di fronte a coloro che vivono conflitti interiori e non riescono a chiedere aiuto

T. Signore, apri i nostri occhi

4° MOMENTO: PIEDI IN CAMMINO

Dal Vangelo di Luca (24, 33-35)

Partirono senz’indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone». Essi poi riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.

LETTORE: Dall’omelia di Papa Francesco del 29 giugno 2019, Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo

Non si può incontrare davvero Gesù risorto senza essere infiammati dal desiderio di dirlo a tutti.

Oggi più che mai l’umanità, ferita da tante ingiustizie, divisioni e guerre, ha bisogno della Buona Notizia della pace e della salvezza in Cristo. «Tutti hanno il diritto di ricevere il Vangelo. I cristiani hanno il dovere di annunciarlo senza escludere nessuno, non come chi impone un nuovo obbligo, bensì come chi condivide una gioia, segnala un orizzonte bello, offre un banchetto desiderabile». A questo movimento missionario tutti possono contribuire: con la preghiera e l’azione, con offerte di denaro e di sofferenze, con la propria testimonianza

LETTORE: recitiamo la preghiera del pellegrino di don Tonino Bello, alternandoci tra lettore e assemblea. Iniziamo dicendo assieme:

Tutti: Aiutami Signore a mettermi in cammino.

Lett. Anche se l’orizzonte mi sembra oscuro.

Anche se la ricompensa, agli occhi del mondo, non vale l’impegno.

Anche se la gente pensa che il mio apporto per un mondo nuovo non è granché.

Tutti: Aiutami Signore a mettermi in cammino.

Lett. A lasciar da parte ciò che mi paralizza.

A lasciar da parte ciò che mi rende schiavo.

A lasciar da parte ciò che spezza in due il mio cuore.

Tutti: Aiutami Signore a mettermi in cammino.

Lett. A non giustificarmi quando non vedo i frutti.

A non giustificarmi quando mi mancano le forze.

A non giustificarmi quando non ricevo un grazie riconoscente.

Tutti: Aiutami Signore a mettermi in cammino.

Lett. Ad abbandonare tutto ciò che non mi permette di seguirti.

Ad abbandonare la timidezza e la mancanza di coraggio.

Ad abbandonare il mio orgoglio e, soprattutto, ad abbandonarmi a Te.

Tutti Aiutami Signore a mettermi in cammino.

Lett. Ad annunciare il tuo Regno agli afflitti.

A portare la Buona Novella a chi è scoraggiato.

A nutrire della tua Parola chi è senza speranza

e a nutrire della tua Eucaristia i poveri di spirito.

Tutti Aiutami Signore a mettermi in cammino.

Gesto

LETTORE: Mettiamo ai piedi dell’altare un paio di SCARPE CONSUMATE simbolo di questo cammino instancabile che dalla mensa eucaristica ci conduce fino agli estremi confini della Terra.

Canto: COME FUOCO VIVO

Invocazioni: Quante volte abbiamo voluto evangelizzare e diffondere la Parola di Dio ma siamo stati frenati; chiediamo allora al Signore di poter diffondere la gioia della sua Parola come i discepoli di Emmaus; diciamo insieme: Signore, aiutaci a testimoniare il tuo Amore

L. Quando ci sentiamo stanchi

T.  Signore, aiutaci a testimoniare il tuo Amore

L. Quando evangelizzare ci sembra inutile

T. Signore, aiutaci a testimoniare il tuo Amore

L. Quando proviamo vergogna

T. Signore, aiutaci a testimoniare il tuo Amore

Breve riflessione del sacerdote

Benedizione finale

Sac.  Signore Padre Santo benedici e proteggi noi, tuoi figli, che abbiamo partecipato a questa veglia. Il tuo volto brilli sempre più sul nostro volto e ci doni la tua pace, perché come discepoli missionari del tuo Figlio sappiamo essere sempre e ovunque testimoni del tuo amore e di quella fraternità che nasce dal Vangelo. Per Cristo nostro Signore.

Tutti: Amen

Canto finale: JESUS CHRIST YOU ARE MY LIFE