Seleziona una pagina




         

                La Settimana di Preghiera per l’unità dei cristiani 2022 propone come tema di riflessione l’episodio evangelico dell’adorazione dei Magi, sintetizzato nel versetto: “In oriente abbiamo visto apparire la sua stella e siamo venuti qui per onorarlo” (Mt 2,2), che si riallaccia alle recenti feste natalizie e alla venuta del Cristo Salvatore in mezzo a noi con i suoi santi doni.
                L’Incarnazione del Verbo, di fatto, si rende visibile con la nascita di Gesù nella grotta di Bethlem, dove il neonato viene riconosciuto e adorato come Messia Salvatore prima dai pastori, avvertiti dagli angeli, e poi dai Magi, guidati da una stella misteriosa. L’episodio dei Magi, in modo particolare, è interpretato dalla tradizione esegetica come il segno dell’universalismo salvifico: Cristo si è incarnato per la salvezza di tutti. Di conseguenza, tutte le nazioni e tutti i popoli sono chiamati alla fede per la salvezza e per onorare l’unico vero Dio.
                L’episodio evangelico è fortemente simbolico: tre personaggi misteriosi, che si avviano da terre lontane (il numero tre potrebbe simboleggiare i tre continenti del mondo antico: Europa, Africa e Asia), senza conoscere la meta seguono con perseveranza una stella, fino a quando raggiungono, superato il raggiro di Erode, il luogo dove adorare il Divin Bambino. La stella, in particolare, fa riferimento a una stella più grande che emana una luce più potente, cioè il Cristo / Logos, Luce del mondo, Oriens ex alto, splendore della luce eterna e sole di giustizia, che viene a illuminare coloro che siedono nelle tenebre e nell’ombra della morte (cfr. Antifona Maggiore del 21 dicembre). In altri termini, è Cristo che viene a redimere gli uomini e a illuminare il loro cammino per conoscere il Padre e sperimentare il suo amore.
                L’episodio dei Magi comunica un messaggio sempre attuale, giacché ci insegna che la ricerca di Dio è da condividere con tutti i fratelli, superando le diversità religiose e culturali, dal momento che la sete del vero e del bello ci rende solidali nel cammino. Esso va fatto insieme, sostenendosi reciprocamente, per raggiungere la meta. E’ così che come i Magi, pur di etnia, credenza e provenienza diversa si ritrovano insieme nella grotta di Bethlem, per onorare l’unico Signore, così i cristiani, pur nella diversità delle loro appartenenze confessionali, devono condividerela ricerca di Cristo e il desiderio di onorarlo insieme. E’ la testimonianza che il Signore richiede a quanti condividono la stessa fede e sono stati santificati dal medesimo lavacro battesimale: “Ut omnes unum sint” (Gv 17, 21).
                E’ così che la metafora della stella si applica agli stessi cristiani, in quanto devono essere loro a risplendere come il segno della presenza di Dio in un mondo assetato di giustizia, di verità e di amore. La missione della Chiesa è proprio quella di comunicare l’amore di Dio e la sua misericordia a un mondo malato e afflitto da ingiustizie, crisi economica, crisi pandemica e povertà di ogni tipo. Solo uniti, purificati da un percorso di penitenza e conversione integrale, i cristiani potranno essere credibili e indicare al mondo la strada giusta (cfr. la via alternativa dei magi) per incontrare Dio e onorarlo con una vita retta e santa.
                La preparazione degli argomenti e dei testi per la Settimana è stata affidata al Consiglio delle chiese del Medio Oriente con sede a Beirut (Libano), un territorio di antica tradizione cristiana, dove oggi i fedeli sono messi duramente alla prova fino al martirio. “Una maggiore unità tra i cristiani in Medio Oriente e nel mondo – si augurano i promotori – possa contribuire a una vita più dignitosa, giusta e pacifica per tutti gli uomini e le donne del nostro tempo e dei tempi a venire”.
 
                                                                                                                                             D. Donato Giordano O.S.B.
Monastero S. Maria di Picciano, 15 gennaio 2022