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Montalbano Jonico

È una cittadina della collina materana le cui origini risalgono al III secolo a.C.

Sorge su singolari alture argillose, note come “calanchi”, tra le vallate dei fiumi Agri e Cavone, a ridosso del mar Ionio, motivo per cui, nel 1863, per distinguerlo da altri comuni omonimi, ha preso l’appellativo “jonico”.

Montalbano Jonico conserva tra le sue vie dei beni immobili, le chiese, di notevole pregio, veri e propri capolavori di arte, a loro volta contenitori di opere sacre di manifattura di alto livello. 

Una di queste è la Chiesa della Confraternita del Pio Monte dei Morti e dell’Immacolata Concezione, nota come chiesa del Purgatorio, costruita nel XVIII sec. e descritta da Prospero Rondinelli, nel testo “Montalbano Jonico ed i suoi dintorni. Memorie storiche e topografiche”, come una chiesa ben tenuta, con coro chiuso da ringhiera ferrea, ben pavimentata e decorata di pitture del barese Nicola Colonna, che conserva lavori finissimi leccesi in cartapesta, una bella statua di legno dell’Immacolata e la statua del Redentore.

Vi è, poi, nel cuore del centro storico, la suggestiva chiesa Madre di Santa Maria dell’Episcopio, che fu consacrata nel 1534, come attesta un’iscrizione in latino incisa su una lastra in pietra. Essa ha subìto, nei secoli, rifacimenti e ricostruzioni a causa dei terremoti.

Nella chiesa, a tre navate, si trovano pregevoli opere d’arte, tra cui il Cappellone e l’altare seicentesco dedicati a San Maurizio, oltre ad un busto ligneo che contiene nel petto il cranio del Santo.

San Maurizio è Patrono di Montalbano e viene celebrato il 22 settembre.

Montalbano Jonico fa parte della Vicaria Mare ed ha tre chiese parrocchiali: Santa Maria dell’Episcopio, S. Rocco e Santa Maria delle Grazie.