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Nessun sondaggio, Gesù,

né calcoli interessati

ma gusto di eternità

irreprimibile sogno

nel quotidiano impegno

di scelte coraggiose

di faticoso valico

di porte strette.

 

Iterate ingiustizie

in piazza in casa

sbarrano strade ed usci

impediscono

di entrare con te, Gesù,

nel paradiso

bevendo lacrime amare

di aride fonti.

 

Scevri di una fede fittizia

Intrisa di petali senza

profumo

di steli senza radici

sterile

senza te, Gesù,

ti amiamo e ti serviamo

umili costruttori

di una nuova umanità.

 

Mangiare con te, Gesù,

per essere come te

pane spezzato

vino versato

per ogni uomo

che nella sala del banchetto

da ultimo ormai primo

gode dell’unica festa celeste.

 

Don Pino