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Quanta fatica, Signore, relazionarsi!

Quell’indice puntato

verso altri responsabili

di tutto ciò che si incontra

sulle vie da percorrere

tra le piazze sempre più anonime.

 

Quanto sudore, Signore, su volti soli!

La vita asettica nell’affanno

di una presunta libertà

nella vana ricerca

sfuggendo la verità

intrisa di fragilità.

 

Quanta solitudine, Signore!

Fiumi di persone

scorrono nei letti sgualciti

confuse tra risate

dal sapore artificiale

dal piacere senza gusto.

 

Unici ci hai fatti, Signore!

Diversi per guidare l’amore

a circolare dai vicoli della storia

agli spazi di orizzonti più vicini

per cuori innamorati

in una lieve danza.

 

Correggici, mio Dio, nei nostri errori!

Aiutaci a vincere l’intimismo spirituale

che nasconde lacerazioni profonde.

Facci entrare nell’intimità feconda

che aliena ogni miseria di peccato

ogni ostentata indifferenza.

 

Asciuga ogni lacrima versata, Signore!

Lo sguardo proteso verso ogni deriva

in cerca di legami divini,

verso te, eterna Trinità,

che abbatti ogni solitudine

e dai respiro ad ogni morte.

 Don Pino