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Sentenze oranti

oltraggiose e denigratorie

da chi si sente giusto

e con il dito accusatorio

verso chi geme

nel suo intimo tormento

ti cerca, Signore,

con sospiri di dolore

lacrime silenziose.

 

Salgono al tempio entrambi

per stare con te, Signore:

la tua immagine

è costruita dal proprio “io”

apparenza da difendere;

la tua somiglianza

si riflette in chi si piega

davanti al tuo amore

che rivoluziona ogni cuore.

 

Dignità calpestata

da chi si sente arrivato, Signore,

dignità ritrovata

da chi si affida a te

umile e peccatore

e nella povertà

gode della ricchezza

sorriso divino

che semina eternità.

 

Religiosi ma lontani da te, Signore,

disprezzano la vita

sofferente e offesa

che suda gocce di sangue

nei tanti Getsemani

avvolti dal buio della notte

silente solitudine

nella quale cercano conforto

nuova storia d’amore.

 

Don Pino