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Quanto dolore, Signore,

nel pianto di un bimbo

in braccio a suo padre

impotente

eppur pronto a difendere la sua terra

nello sguardo perso

di quella mamma senza più lacrime!

 

Eppure ti sei trasfigurato, Gesù,

nella luce divina

che appare oscurata

da bombe e ospedali sventrati

nei bunker malsani

negli arresti di piazza

nella libertà violata.

 

Ma tu non sei il Dio dell’Amore?

Perché tanto sangue

tante morti innocenti?

La nostra alterigia

ci fa ergere a signori della storia

padroni della vita.

Non può essere una tua punizione!

 

E mentre presentiamo a te, o Dio,

il dolore dell’umanità

sfinita e angosciata

pur caduchi ci prodighiamo

per costruire

pace e giustizia

come tu vuoi.

 

Grande la tua pazienza, Signore,

con noi che siamo dispensieri di parole

senza nessun frutto

supponenti verso tutti.

Donaci di scrutarci dentro

per gustare la dolcezza dei frutti

da alberi sempre in fiore.

 Don Pino