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Uomini saggi in cammino

lasciano le loro sicurezze

scrutano il segno che brilla,

e trovano te, Gesù, Signore nostro,

che ti riveli

come unica fonte di luce

tra i meandri incagliati del sapere

e i labirinti ermeneutici dell’anima.

 

Tu, Gesù, Verità assoluta

non sempre posseduta da esperti del sapere

ti manifesti

a menti aperte che ti cercano,

fossero anche dei gentili,

fino a sentirsi da te abitati

meta di vita eterna

splendore di vera armonia.

 

Nelle sicurezze dei palazzi reali

nei Templi adorni di pietre votive

prigionieri di paure

sicuri nel proprio immobilismo

dei dialoghi senza respiro

avvertono il tuo venire, Signore,

la tua scomoda presenza,

mentre i Magi procedono spediti.

 

Dirada, Gesù, le tenebre del cuore

dove i calcoli e i privilegi

potere e guadagno

schiacciano la vita.

Anche noi scrutiamo la stella

e tra l’incedere di passi insicuri

veniamo a te

Luce che mostri la Luce.

 

Nuova strada del ritorno

ci indichi, Signore,

ritroviamo così memoria perduta

in un viaggio continuo e silente

“de-siderio” profondo

anelito potente

che chiama verso la Casa del cielo

nostra dimora, con te, per sempre.

   Don Pino