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Hai scelto la carne, Signore,

corpo da abitare

umano e divino inscindibili

circolarità dell’amore

nutrimento

condivisione

come pane da spezzare

vino da inebriare.

 

Al tramonto del sole, Signore,

ristori le stanche membra

di infinite folle

affamate di te:

ti servi di altre mani

tendi le tue

nel fisico contatto

che genera vita.

 

Hai dato te stesso, Gesù,

come cibo

per essere da te

rigenerati

nella tua sostanza divina

seno fecondo

di vita eterna:

carne trasfigurata.

 

Continua a benedire, Gesù,

stesso pane impastato

adagiato sull’altare

profumo di Eterno

respiro di Dio

presenza tra gli uomini

soave sapore

da gustare e custodire.

 

 Don Pino