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“Gesù, colui che ami è malato”!

Tra le corsie di ospedali

nel silenzio assordante delle case

come messaggeri divini

si chinano su corpi infetti

perché non si spenga

il respiro della vita

il battito del cuore.

 

“Gesù, se tu fossi stato qui”!

Si piange

senza poter gridare

il dolore che lacera dentro

mentre il mare custodisce,

corpi senza vita,

affetti spezzati

senza un fiore da regalare.

 

“Io sono la risurrezione e la vita”!

È difficile credere

ma in te riponiamo

ogni lacrima amara

ogni parola soffocata

ogni nostra speranza.

E alziamo gli occhi al cielo

per fissar la tua Luce.

 

“Gesù, anche tu piangi”?

Togli il macigno

che chiude ogni tomba

e mostri

la forza dell’amore.

Ricordi ad ogni uomo

che il pungiglione di chi semina morte

è stato spezzato.

 

“Lazzaro, vieni fuori”!

Gesù, il tuo grido che sale al Padre

è quello che ogni uomo eleva

per chi, tornato polvere,

giace nel riposo

e vive la certezza

che un giorno risorgerà

liberato dalle bende dell’inganno.

 

Don Pino