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https://www.sassilive.it/cronaca/istituzioni-cronaca/targa-a-ricordo-del-servo-di-dio-don-vito-staffieri-nel-cimitero-di-via-iv-novembre-a-matera-sindaco-bennardi-una-strada-della-citta-sara-intitolata-a-don-vito-staffieri-report-e-foto/attachment/don-vito-staffieri-2-2/

Questa mattina nel Cimitero in via IV novembre a Matera è stata scoperta una targa in memoria di Don Vito Staffieri a distanza di cinque mesi dall’apertura del processo di beatificazione e canonizzazione del sacerdote materano scomparso all’età di 106 anni in odore di santità. Il cimitero di Matera è il luogo in cui riposa don Vito Staffieri dall’agosto del 1991.
Alla cerimonia hanno partecipato tra gli altri Monsignor Pino Caiazzo, Arcivescovo della Diocesi di Matera-Irsina e Vescovo di Tricarico, il postulatore Don Michele La Rocca, il vice postulatore Giovanni Bruno, il delegato arcivescovile don Giuseppe Calabrese, il vicario generale Monsignor Biagio Colaianni, il cappellano del cimitero Don Biagio Plasmati, il sindaco della città dei Sassi Domenico Bennardi e i familiari don Vito Staffieri.

Il sindaco Domenico Bennarid ha ricordato che suo nonno Vincenzo Sarra era un amico fraterno di don Vito Staffieri e donerà copie autenticate degli scatti fotografici che ritraggono il servo di dio della città di Matera al postulatore don Michele La Rocca.

Inoltre il sindaco Bennardi ha annunciato che si attiverà per intitolare una strada di Matera a don Vito Staffieri.

Il sindaco ha ringraziato l’arcivescovo ed i parroci, mostrando poi ai presenti alcune foto storiche ereditate da suo nonno, che ritraggono don Vito durante gli incontri nella comunità. “Sono davvero orgoglioso di aver partecipato al ricordo di don Vito -ha commentato Bennardi- e ci faremo parte attiva, per sostenere dal punto di vista laico il lungo processo di beatificazione in atto. Ho intenzione di intitolare una strada a don Vito, possibilmente nel perimetro della Civita, dove lui ha vissuto e operato. Un modo concreto anche per trasferire alle giovani generazioni, il ricordo di questo grande sacerdote morto a 106 anni, dopo aver attraversato entrambe le guerre mondiali”.

Dopo la benedizione della targa commemorativa collocata all’ingresso del Cimitero per indicare il luogo della sepoltura, è stato previsto un momento di preghiera davanti alla tomba del sacerdote, per anni rettore della Chiesa di Santa Lucia ed Agata alla Fontana di Matera, oggi Santuario dell’Adorazione eucaristica.

Don Michele La Rocca, postulatore e responsabile dell’Ufficio diocesano per la Causa dei Santi ha spiegato che l’iniziativa si propone di invogliare i fedeli a recarsi davanti alla tomba del servo di Dio per domandare le grazie desiderate, iniziando dal mese di novembre che la tradizione della Chiesa dedica proprio alla memoria di tutti i santi e dei defunti.

Michele Capolupo