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Basilica Cattedrale di Matera, 30.06.2022

 

Sua Ecc. Mons. Salvatore Ligorio nasce a Grottaglie (TA), arcidiocesi di Taranto, il 13 ottobre 1948. All’età di 24 anni viene ordinato presbitero, esattamente il 13 luglio 1972. Di conseguenza fra 13 giorni celebrerà il 50° anniversario di sacerdozio.

Il 19 dicembre 1997 papa Giovanni Paolo II lo nomina vescovo di Tricarico; l’11 febbraio 1998 riceve l’ordinazione episcopale, nella concattedrale Gran Madre di Dio a Taranto, dall’arcivescovo Benigno Luigi Papa, coconsacranti gli arcivescovi Ennio Appignanesi e Guglielmo Motolese. Il 1º marzo successivo prende possesso della diocesi.

Presso la Conferenza episcopale della Basilicata ricopre l’incarico di segretario ed è delegato per la formazione culturale dei seminari della Basilicata, per il clero e la vita consacrata e per i servizi della carità e della salute.

Il 20 marzo 2004 lo stesso papa lo nomina arcivescovo di Matera-Irsina; succede ad Antonio Ciliberti, precedentemente nominato arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace. Il 24 aprile prende possesso dell’arcidiocesi e vi rimane fino al 5 ottobre 2015, quando è nominato da papa Francesco arcivescovo metropolita di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo. Succede ad Agostino Superbo, dimessosi per raggiunti limiti di età. Il 9 gennaio 2016 prende possesso dell’arcidiocesi. Il 29 giugno riceve da papa Francesco, nella basilica di San Pietro in Vaticano, il pallio, che gli viene imposto dal nunzio apostolico Adriano Bernardini il 29 ottobre seguente.
Già vicepresidente della Conferenza episcopale della Basilicata, il 10 febbraio 2016 ne diviene presidente. È stato membro della Commissione episcopale per le migrazioni della Conferenza Episcopale Italiana. È membro del Consiglio permanente della CEI.

Ecc.za Rev.ma, carissimo D. Salvatore, è con grande gioia che stasera, a nome dell’intera Arcidiocesi di Matera-Irsina, con la Madonna della Bruna, magnifichiamo il Signore per questo giubileo sacerdotale. Lo facciamo in questa Basilica Cattedrale, cuore di questa nobile Chiesa, che hai servito per 11 anni con amore, costruendo una fitta rete di relazioni umane e spirituali che hanno permesso alla stessa Chiesa di procedere sicura, come barca che naviga i mari della storia tra la quiete, i marosi e le tempeste, verso orizzonti e lidi sicuri per un approdo verso l’altra riva.

Come ascolteremo fra poco nel Vangelo, anche Gesù passa all’altra riva. Sull’esempio del Maestro e Signore che ti ha chiamato, consacrato e inviato, la tua vita è stata un percorso faticoso ma sicuro nelle acque della fede, prima nella tua terra di Puglia e poi in quella di Basilicata, approdando ai lidi di tre Diocesi su sei. Navigazione confortata e sostenuta dalla fede nella volontà del Padre, tenendo alte le vele per accogliere il vento dello Spirito Santo, della grazia divina.

Come Gesù, hai accolto sempre con amore i tanti malati nello spirito e nella carne che ti sono stati portati o che hai incontrato quotidianamente. In tutti hai vivificato i rapporti dove l’umano ha prevalso nell’ascolto sincero e recondito, facendo intravedere il divino.

Sia del malato nel suo lettuccio che di quanti sono portati davanti a Lui, il maestro sottolinea la fede. Tutti ritrovano fiducia nella vita riscoprendo il volto di un Dio così umano che si prende seriamente cura di loro. Sulla scia di Gesù hai vissuto questi 50 anni mostrando il volto della misericordia, aiutando a ritrovare speranza, coraggio, a rialzarsi e camminare.

Carissimo D. Salvatore, personalmente ti dico, grazie per la sincera e vera fraternità che in questi oltre sei anni ha animato la nostra vita e il nostro servizio per la Chiesa di Basilicata. Grazie per la sintonia spirituale e pastorale che ci sta permettendo di camminare come se fossimo da sempre cresciuti insieme.

Questa sera, a nome di tutto il presbiterio e dell’intera comunità dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina, ti consegno un piccolo segno che sicuramente, anzi ne sono certo, porterai sempre con te: una riproduzione della città dei Sassi in miniatura. Città che è rimasta scolpita dentro di te e che porti sempre nel tuo cuore. La Madonna della Bruna vegli sempre su di te, sul tuo ministero episcopale per tutti i giorni della tua vita. I santi Eustachio, S. Eufemia e S. Giovanni da Matera preghino per te. Gli auguri più affettuosi, carissimo fratello e padre per tutti.

 

Don Pino