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Carissimi,

siamo arrivati a celebrare la Settimana Santa. Otto giorni intensi con Gesù per attraversare e leggere la nostra storia: dalla Domenica delle Palme alla Domenica di Pasqua!

Sono certo che in tanti si staranno chiedendo: in questo clima di guerra così teso, doloroso, pieno di paura e di impotenza ha senso celebrare la Pasqua?

Ha senso vivere un momento di festa di fronte agli orrori che la barbarie umana sta perpetrando senza risparmiare nessuno, anzi accanendosi sull’innocenza di bambini e donne indifese?

Ha senso annunciare la vittoria di Cristo sulla morte se il venerdì santo sembra senza fine e si continua a seminare la menzogna per smentire l’evidenza di fatti criminali?

Quanti interrogativi, quante domande cercando di dare un senso a ciò che un senso non ce l’ha, direbbe il noto cantautore Vasco Rossi.

Eppure, anche adesso che la penombra pare prevalere, vogliamo dare una risposta a quanti si chiedono dove sia il senso della vita.

Tacciano le armi che continuano a crocifiggere Gesù nelle piazze, per le vie, negli ospedali pediatrici e oncologici, nelle case di riposo, nei bunker e nei rifugi di fortuna di tutta l’Ucraina e in tante altre parti del mondo dimenticati. 

Finisca questo venerdì santo così lungo e assurdo che celebra la vittoria del pungiglione della morte sulla vita.

Mai, come quest’anno, ci viene chiesto di capire e celebrare la Pasqua: 

È la vittoria di Gesù Cristo sull’ingiustizia della morte, di ogni morte, in modo solenne.

Pasqua è il momento che ci fa riaccendere la speranza da quel cero, Cristo, che nel buio della notte squarcia le tenebre ridando luce anche ai ceri che terremo nelle nostre mani, cantando: “Cristo luce del mondo”. 

Padre Giovanni Vannucci diceva nel lontano 1967: “abbiamo il senso gioioso della vita, anche se continueremo a piangere, a sentire il dramma dell’esistenza… In ogni giorno della vita dovremmo avere questo abito pasquale, e allora potremo incontrare il Cristo risorto nella realtà dei fratelli”.

Corriamo, come Maria Maddalena, ad annunciare che la vita non può perdere e che, da oggi, tra di noi, nelle nostre famiglie, nei nostri condomini, nel mondo del lavoro, nella Chiesa e nella politica, ci impegniamo a costruire relazioni di pace mettendo fine a conflitti personali, familiari o altro.

Facciamo nostro l’augurio che nella liturgia ortodossa Russa e Ucraina si scambiano il giorno di Pasqua, affinchè le parole di pace diventino fatti concreti: “Cristo è risorto! È veramente risorto”! 

Vi benedico tutti e S. Pasqua.

APPUNTAMENTI DELL’ARCIVESCOVO

Domenica delle Palme:

h.10.30 Benedizione delle Palme e processione da Piazza S. Francesco d’Assisi verso Piazza Duomo. A seguire solenne celebrazione eucaristica nella Basilica Cattedrale.

Lunedì Santo:

h. 11.00 Incontro al “Centro Mazzaroni”; Pomeriggio visita “Casa Betania” presso Serra Marina.

Martedì Santo:

Pomeriggio visita e celebrazione S. Messa presso la “Residenza assistenziale Mons. Brancaccio”.

Mercoledì Santo:

Mattinata visita sacerdoti anziani o ammalati;

h. 18.00, Basilica Cattedrale, solenne concelebrazione eucaristica con tutto il clero (Messa crismale) e rinnovazione promesse sacerdotali. Prima dell’inizio della S. Messa sarà inaugurata la “Sacrestia” con apertura della cappella del Presepe.

Giovedì Santo:

h. 10.00 incontro con i ragazzi della 2a media della scuola di Montescaglioso;

h. 11.15 visita presso la “Casa del giovane”. Pomeriggio a Tinchi con visita alla “Casa Famiglia” e

h. 16.30 Messa in Coena Domini presso la R.E.M.S. con rito della lavanda dei piedi.

Venerdì Santo:

h. 10.00 visita della “Comunità Emmanuel” di Salandra.

h. 18.00, nella Basilica Cattedrale, Liturgia della Passione del Signore e adorazione della Croce;

h. 20.30 inizio della Via Crucis partendo dalla chiesa di S. Biagio.

Sabato Santo:

h. 10.00 Visita alla “Comunità Fratello Sole” di S. Maria d’Irsi.

h. 22.30 solenne Veglia Pasquale nella Basilica Cattedrale.

Domenica di Pasqua:

h. 9.00 S. Messa presso la “Casa Circondariale” di Matera;

h. 11.00 Solenne Pontificale nella Basilica Cattedrale.